Il Papa benedice la promotrice ugandese della pena di morte per gli omosessuali.

Come sia possibile che nel mondo cattolico nessuno si ribelli alle posizioni medievali del Papa sui gay, è davvero un mistero.

Se nessuno dei suoi sottoposti, o quasi, dice niente, è indubbio che continuerà a mandare lettere di pressioni ai capi di Stato di tutto il mondo e a benedire i peggiori estremisti antigay.

7 thoughts on “Il Papa benedice la promotrice ugandese della pena di morte per gli omosessuali.

  1. Ma non lo sa il papa che ci sono cattolici omosessuali? Sostenere la pena di morte per i cristiani omosessuali è veramente troppo anche per la chiesa cattolica.

    • quello che il link non dice è che la Kadaga aveva già sostenuto la precedente versione della legge, che prevedeva la pena di morte: legge poi non ratificata dal presidente della Repubblica Ugandese…
      (Ho approvato questo commento solo ora perché – non so perché – era finito nello spam)

  2. Prima di giudicare la pur severa legge ugandese bisogna vedere se detta legge vuole istituire la pena di morte proprio per tutti gli omosessuali o se la vuole istituire solo per alcuni di essi, questo lo chiedo perchè mi è venuto il dubbio che Rebecca Kadaga voglia in realtà la pena di morte solo per quegli omosessuali che magari sono anche pedofili. Non che io sia per la pena di morte per chicchessia ma ma il dubbio mi è comunque venuto e vorrei sapere….. inoltre a me sembra che non ci sia nessuna prova che Papa Benedetto XVI abbia benedetto questa signora perchè approva la sua legge e quindi l’uccisione dei gay come mi pare che voi volete insinuare. Il Papa potrebbe aver benedetto la signora Rebecca Kadaga per mille motivi diversi da quelli che voi immaginate. Forse che la signora Kadaga al suo paese si occupa solo di omosessuali e non, per esempio, anche di beneficenza? Il Papa non potrebbe averla benedetta per qualche sua opera di beneficenza?

    • Hai una visione così ingenua del ruolo svolto dal Papa e dal Vaticano in politica e delle sue competenze che mi risulta difficile non sorridere nel leggere questo commento. Quel che è certo è che il Papa e il suo entourage non potevano non sapere e già questo è sufficiente a qualificare la benedizione; vi fosse qualcosa di più, sarebbero semplicemente delle aggravanti.

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