Ciellinate # 1 – E questo è solo l’inizio…

Metti una rovente giornata d’agosto. Metti Rimini. E mettici pure la Provvidenza. Ottieni il consueto Meeting agostano di Comunione e Liberazione.

Quel meeting che da anni è il punto di ritrovo di tutti i poteri forti, del mondo della politica come di quello delle imprese e della finanza. E che infatti viene finanziato sia con soldi pubblici (vedi le abituali elargizioni di Regione Lombardia garantite da Formigoni, ma solo quelle: l’anno scorso, ad esempio,  soldi pubblici sono stati dirottati sul meeting da 7 regioni, 2 province, 3 comuni e 2 ministeri) che con soldi privati o pubblico-privati. Finmeccanica, Enel, Eni, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Autostrade Italiane, Nestlè, Coca-Cola, Illy Caffè, Novartis, Lottomatica, Sisal per limitarci ai colossi.

E così è inevitabile che al presidente della Fondazione per la sussidiarietà, Vittadini, che in un’intervista dice “C’è troppa resistenza a tagliare la spesa pubblica” arrivi a stretto giro la risposta dell’Unione degli atei e agnostici razionalisti che, dalla sua pagina facebook, risponde: “Perché non cominciare con le decine di milioni di euro che finiscono nelle casse della Compagnia delle Opere e di Comunione e liberazione?”.

In quella stessa intervista, Vittadini a un certo punto afferma “Cercheremo di documentare come la strada per lo sviluppo non possa che essere quella della sussidiarietà”. Comunione e Liberazione, da trent’anni, si fa scudo della sussidiarietà per fare affari e guadagnare influenza nella società italiana. Va ricordato allora ai profeti ciellini che cosa ha significato per CL la sussidiarietà:

Ci raccontano che loro lavorano per avere “più società e meno Stato”, invece hanno montato una tela di ragno che cancella il libero mercato, accredita i privati amici dentro il settore pubblico, costruisce con loro un rapporto parapubblico di dipendenza e chiude le porte in faccia a chi non ci sta. E’ “lo Stato più gli amici loro”: fornitori, appaltatori, funzionari e così via. E questa smisurata concentrazione di potere la chiamano “sussidiarietà””.                                          (Giuseppe Civati)

Una ragnatela di potere e corruzione di cui si la stampa si è dovuta occupare più volte, soprattutto per le inchieste che negli ultimi tempi hanno travolto Regione Lombardia e mostrato un sistema corruttivo forte e pervasivo.

Prepariamoci quindi a una settimana di ciellinate. Perché questo, ragazzi, è solo l’inizio…

 

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Ciellinate # 2 – Ecco il popolo di Giovanardi

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