Otto per mille: l’andamento storico

Torniamo a occuparci di statistiche di secolarizzazione e in particolare di otto per mille, presentando qui un grafico con l’andamento storico di alcune percentuali:

  • quella delle scelte espresse, che indica la percentuale di contribuenti che hanno firmato il modulo per la destinazione dell’8×1000;
  • quelle di destinazione alla chiesa cattolica, allo Stato e ai Valdesi ( ad oggi ci sono altre 4 confessioni beneficiarie, le cui percentuali di ripartizione sono però molto basse).

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Una prima osservazione riguarda il fatto che il dato dei primi 2 anni, 1990 e 1991, è completamente diverso dall’andamento dei successivi: in primo luogo perché in quei due anni la percentuale di scelte espresse fu del 55 e 53%, per poi ridursi drasticamente dal 1992 in poi a valori compresi tra il 37 e il 45%; in secondo luogo perché in quei 2 anni vi fu un risultato superiore a quello degli anni successivi delle destinazioni allo Stato e inferiore alla chiesa cattolica. La chiesa riuscì a crescere in 2 anni dal 76 all’85% e lo Stato crollò dal 22 al 13%.

Tolti questi 2 anni, la variazione percentuale di anno in anno è stata in seguito meno forte. La chiesa ha avuto una fase di crescita verso il 1999 che l’ha portata ai picchi massimi del 2004 e del 2005 con quasi il 90% del totale delle scelte espresse; in quello stesso periodo la quota statale si è assottigliata ulteriormente fino a ridursi al 7,6%.
I valdesi e i metodisti, ammessi nel meccanismo dell’8×1000 nel 1994, hanno registrato un andamento altalenante che li aveva portati però dall’1,1% del 1994 all’1,6% del 2005.

Negli ultimi 2 anni per cui i dati sono attualmente disponibili (2006 e 2007), infine, si verifica un altro cambiamento: la chiesa cattolica perde 5 punti percentuali passando dal 90 all’85% e lo Stato ne recupera altrettanti passando dal 7,6% al 12%; i valdesi, infine, crescono dall’1,6 al 2,05%. – POST SCRIPTUM: anche i dati 2008 e 2009 confermano questa tendenza, li presentiamo in questo nuovo post.

Come spiegare questa novità degli ultimi 2 anni? È possibile (ma è solo un’ipotesi non verificabile, sia chiaro) che molti non credenti abbiano preso atto del fatto che non esprimendo la propria scelta si finisce per favorire la chiesa cattolica – che si avvantaggia di un meccanismo che assegna i soldi di chi non si esprime in modo proporzionale alle scelte di chi si esprime – ed abbiano quindi deciso di firmare chi a favore dello Stato e chi a favore dei valdesi (che hanno idee molto meno retrograde e molto più progressiste dei cattolici), in attesa che cambi il meccanismo truffaldino dell’8×1000 (vedi, a tal proposito, la proposta referendaria di Cambiamo noi!) o che anche ai non credenti sia consentito di operare una scelta finalmente coerente con i propri valori.

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